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Sapete quanto sia grande il mio amore per la verde Irlanda e il popolo celtico,uno dei simboli predominanti di questa magica e misteriosa cultura è la croce celtica.




La prima Croce Celtica, risalente al 10.000 a.C., è stata ritrovata in una grotta dei Pirenei francesi,è chiamata anche Ruota del sole, Anello Crociato, Sigillo dei Druidi o Croce Druidica.
Una leggenda narra di come San Patrizio creò la prima Croce Celtica. Egli stava predicando di fronte ad una pietra sacra delimitata da un cerchio, durante la sua opera di conversione, tracciò all'interno del cerchio sacro una croce latina e benedì la pietra, creando così la prima Croce Celtica.
Alcuni fanno risalire l'origine della croce celtica ad un simbolo hindù che rappresenta il principio maschile e quello femminile.
La croce celtica rappresenta anche: l'Albero della vita; i quattro elementi uniti al quinto, poiché il cerchio è visto come simbolo d'energia; le quattro feste stagionali (Samhain 1 novembre, Imbolc 1 febbraio, Beltane 1 maggio, Lugfhnasadh 1 agosto); il ponte tra il mondo terreno e quello divino racchiusi nell'infinità dell'universo.


TERRA DI SMERALDO.......... L'IRLANDA





Dalla bellezza magica e accattivante, il paesaggio è la vera gloria della nazione. Leggiadri cavalli da corsa che si rincorrono su prati dal colore smeraldino, graziose case di campagna circondate da muri in pietra a secco che emanano ancora nell’aria il profumo della torba bruciata, colline di felci che nascondono il loro manto sotto un velo di rugiada, e le onde violente del mare che si infrangono ai piedi di terrificanti scogliere.

Questa è l’Irlanda. Quando il resto dell’Europa giace sotto una coltre di neve, i prati irlandesi sono spesso ancora verdi, nonostante la posizione a nord del Continente. Questo perché il clima è addolcito dai venti atiantici carichi di umidità e dalle calde acque della corrente del Golfo. Non ci si stupisca dunque che gli antichi conquistatori ambissero così avidamente al suo fertile territorio, dove le mandrie potevano pascolare in ogni periodo dell’anno.
Satura dei miti e delle leggende del suo passato come della fitta pioggia che dà colore ai suoi prati, l’Irlanda, verde terra del trifoglio, è un Paese in cui il passato è inestricabilmente legato al presente. Non si può negare, infatti, che i racconti mitici e gli eventi avvolti nella leggenda che caratterizzano il passato irlandese abbiano contribuito e contribuiscano ancora ad accrescere il fascino e il richiamo di questa magica terra. In una delle antiche saghe celtiche, il guerriero Amergin, nel momento in cui prende con sé l’anima e lo spirito di questa terra, si paragona «al vento che soffia sul mare», «alle onde dell’oceano», «ad un salmone nelle acque» e «ad un lago in una pianura», immagini queste che identificano ancora per fettamente gli aspetti più caratteristici del paesaggio irlandese.

BELTANE


I FUOCHI
DI
BELTANE
"quando la ruota
incomincia a girare
comincino
i fuochi di Beltane
a bruciare"

 
Oggi è il 30 Aprile ,giorno della tradizionale festa elfica del Dio Sole e della sua consorte, Belenos e Belisama (o Damona, o Sirona),cade nel mese di Giamonios secondo il calendario celtico di Coligny, che significa "La fine dell'Inverno".
Astronomicamente Beltane cade nella notte del 30 aprile.
"Bealtaine" è anche il nome del mese di maggio in irlandese ed è anche tradizionalmente il primo giorno di primavera in Irlanda.
Per le popolazioni celtiche Beltane segnava il tempo della fine dell’inverno e l’inizio della metà luminosa dell’anno, ed era la grande festività dedicata ai riti di fertilità e alla propiziazione dei futuri raccolti.
In antichità per Beltane si spegnevano tutti i fuochi dentro le case, si preparava un grande falò rituale utilizzando legno di Nocciolo che simboleggia la saggezza dell'Altro mondo, e con la sua fiamma si riaccendevano i fuochi domestici.
I fuochi simboleggiavano anche il ritorno della vita e della fecondità della terra. I festeggiamenti includevano scherzi e divertimenti in giro per le campagne, i balli attorno all'Albero di Maggio, saltare sopra i fuochi ed era consuetudine, per gli innamorati, trascorrere la notte nelle foreste.
Alla vigilia di maggio la gente tagliava rami da un albero di Biancospino e decorava l'esterno delle case. Il Biancospino è l'albero della speranza, del piacere e della protezione. Il forte tabù che proibiva di tagliare rami di biancospino e di portarli in casa era annullato tradizionalmente alla Vigilia di maggio.
Una delle tante tradizioni celebrative consisteva nell' attaccare nastri rossi a cespugli di biancospino albero della speranza, del piacere e della protezione, per propiziare amore, fortuna o guarigione.
Beltane è celebrato con miele, focacce di farina d’avena e formaggi,perchè per gli antichi celti la capacità di produrre che rivelavano le mucche in questo periodo dell’anno erano come un miracolo, e stessa cosa valeva per la creazione del miele da parte delle api.

IL PICCOLO POPOLO



Il primo post è sempre il più difficile,sono tante le cose che vorrei condividere con voi....inizierò dalla mia passione per la cultura celtica,l'irlanda, gli elfi,i folletti ,"il piccolo popolo" che mi accompagna da tutta la vita,c'è un feeling particolare che mi porta sempre a loro,e mi fa sentire a casa..... se vi fa piacere ogni tanto vi parlerò di loro.